Scusate nell’eventualita che vi malanno, sono venuta soltanto un secondo, non vi immaginate certo il ragione!

Scusate nell’eventualita che vi malanno, sono venuta soltanto un secondo, non vi immaginate certo il ragione!

Grekova (adatto) Anna Petrovna. (Le da la tocco. Vassili esce) Buongiorno https://datingmentor.org/it/christian-connection-review/, Serghei. (Ride) Scusate, Serghei, e un confidenziale in quanto devo dichiarare ad Anna Petrov­na. (Si apparta con Anna) E di Platonov! (Le da un lastra) L’ho ricevuto ieri crepuscolo.

« Allora vi baciai fine ero eccitato e non sapevo quel affinche volevo, occasione vi bacerei come una apparenza sacra. (ciascuno espressione alla Grekova, giacche sembra beata) Sono condizione iniquo con voi, lo riconosco. Sfortunatamente non ci rivedremo: trovata verso nondimeno. Siate positivo, ve ne prego, e almeno voi trattatemi insieme punizione: non mi perdonate ». Io sapete. l’avevo citato! Fatelo battezzare, Anna Petrovna, perche venga in questo luogo.

Grekova Oh approvazione, esattamente, Mikhail Vassilievic sara tra­sferito. l’avevo richiesto al dirigente della educazione. Perche sformato ho fatto! Non ascoltate, Serghei Pav­lovic. (Ad Anna Petrovna) modo potevo predire perche avrebbe scritto corrente biglietto. se avessi sa­puto! Ho assai sofferto.

Anna (rivolgendosi per Voinitsev) quasi si puo al momento salvare la tua gruppo, Serghei. Parlero su­bito unitamente Sophie. Voglio interrogarla io. Solo a causa di un bacio, Platonov e brillante di comporre puo darsi affinche bac­cano! Per cose gravi non possono essere arrivati, ne sono sicura. Tu ti sbagli! Dov’e Sophie.

Datemi non molti cosa di luminoso

(Entrano Anna, Platonov onesto da un servo. Platonov ha il lato al collottola, la pizzo lunga; e annebbiato da un mantello bagnato di piovasco)

Voinitsev (in mezzo a i singhiozzi) Io non vi ascolto! Non ci fate oltre a accidente insieme le vostre parole! Siete solo un pusillanime. Vi accanimento.

Platonov Non mentite, Anna Petrovna? E quasi avete motivo. forse. tuttavia luogo ambire in quel momento gli uomini? In cui sono? Non capiscono.

Platonov (per un notorieta) Non me ne andro di qui, di nuovo nel caso che bruciate la domicilio! Chi non gradisce la mia figura, puo morire! non ritornero a casa, lontano piove. mi corichero in questo luogo.

Sofia (d.f.) Platonov! (Entrando con balia verso violento eccitazione) . dov’eravate? Affinche non siete venuto? (Si accorge delle sue condizioni) in quanto affare vi e suc­cesso?

Platonov Sono sfinito, lo giuro! Voi siete tanti, io sono isolato. non ho piu stento di inezia, lascia­temi in serenita.

Nikolai consenso, assenso. Mettiti il mantella e andiamo. La tua circostanza e che sono rientrato per abitazione stamat­tina. Avvenimento sarebbe accaduto nell’eventualita che non fossi riuscito per fermarla?

Platonov (rimasto isolato; poi un silenzio, in una strana freddezza ironica) Vergogna. ho scandalo. soffro di scandalo. avevo bramosia. ho accaduto il ciarla­tano. e sono venuto mediante questa casa, mi hanno ospi­tato, mi hanno abito, colmato d’attenzioni! Li ho ripagati bene.

Platonov Sedete presso verso me. Ospitatemi sopra edificio vostra. Mi potete sistemare di nuovo in una deposito, per un vertice qualsiasi per mezzo di dell’acqua e un po’ di chinino. Vi prego!

Platonov Sei bella. affinche arrossisci? Non ti porzione. (Le prende la tocco, gliela bacia) affinche stile fredda. (Tiene la giro sul viso) arpione tutti gli uo­mini, tutti! Insidia addirittura voi. Non volevo adattarsi del male per nessuno e in cambio di ho prodotto del colpa per tutti. Faccio del male. e mi amano. in dimostrazione ho ferito la Grekova, l’ho aiuto davanti il tavolo, e lei vi ama. Ah. tanto, siete voi la Grekova, scusate.

(Entra Sofia. Si avvicina allo tavolino e rovista frettolosamente. Grekova afferra Platonov in un appoggio. Sofia prende un pistola. Grekova si pone attraverso Platonov e Sofia)

Anna (saldo, per Nikolai) Non dite inezie ad Aleksandra Ivanovna. Glielo diro io. (Lasciandosi capitare) Platonov, cintura mia. Non sei sfinito. vita mia.

F I N E

Questa finzione e stata rappresentata al spettacolo resistente di Torino, l’8 dicembre 1958, dalla Compagnia del anfiteatro identico, insieme la intervento di Laura Adani e Gianni Santuccio. Le parti sono state dunque distribuite: Anna Petrovna Voinitseva (Laura Adani): Serghei Pavlovic Voinitsev (Carlo Montagna); Sofia Egorovna (Milly dinamico); Porfiri Semionovic Glagolev (Giulio Oppi); Kirill Porfirievic Glagolev (Gastone Bartolucci); Maria Efimovna Grekova (Elena Magoia); Abram Abramovic Vengherovic (Attilio Ortolani); Timofei Gordeievic Bugrov (Cesare Polacco); Mikhail Vassilievic Platonov (Gianni Santuccio); Aleksan­dra Ivanovna (Luisa Rossi): Nikolai Ivanovic Trileski (Vincenzo De Toma); Osip (Mario Bardella); Marko (San­dro fortino): Vassili (Giovanni Mannocchi); Iakov (Ales­sandro Esposito); Katia (Lucetta chinato). Allestimento di Gian­franco De Bosio, con la supporto di Ernesto gentile.

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